Il mio viaggio in California è stato all’insegna del buon vino e di innumerevoli tour enologici tra i rigogliosi e verdissimi vigneti. Un modo piuttosto anomalo ma validissimo, per visitare questa terra promessa. Una delle tappe che più mi ha lasciato un bel ricordo è stata quella nella Santa Ynez Valley. Ecco perché!
Chi vuole visitare alcune tra le migliori cantine al mondo intervallate da qualche carinissima cittadina della country californiana deve assolutamente mettere in preventivo di fare un giro a Santa Ynez.
È vero, la zona più rinomata per gli amanti del wine tasting è la Napa Valley, a nord-est di San Francisco, ma anche la regione vinicola di Santa Ynez Valley, situata poco più a nord di Santa Barbara, ha dei vigneti molto interessanti come quelli Chardonnay e Pinot nero, mentre all’interno si trovano vitigni di Cab Franc e Merlot.
Per noi europei, la Santa Ynez Valley è famosa soprattutto per il film Sideways – In viaggio con Jack, una commedia ambientata proprio in queste colline, che però, a mio avviso, ha dato una visione molto malinconica della zona. Vi assicuro, che invece è vivacissima!
Per chi ama le degustazioni c’è sempre il problema del tasso alcolemico. Qui in California non si scherza: il limite di tolleranza è molto basso, perciò consiglio di pernottare a Santa Barbara e poi di affidarsi a una delle tantissime visite guidate, che organizzano tutto il viaggio e gli spostamenti verso le varie cantine con un bus. In questo modo si può anche bere un goccio in più in tutta libertà e senza pensieri! Noi ci siamo affidati al SANTA BARBARA ADVERNTURE COMPANY e al tour da loro organizzato.
Ci siamo svegliati abbastanza presto e abbiamo aspettato il nostro pullmino a Santa Barbara, partendo per la nostra avventura insieme ad un gruppetto di altre sei persone. La guida ci ha accompagnati nel corso di tutta la giornata tra cantine, soste tra vigneti e aziende biologiche, raccontandoci tanti aneddoti divertenti e facendoci vedere a pieno questa esperienza. Vi consiglio vivamente questo tour che potete prenotare on line ancora prima di partire per il vostro viaggio, come abbiamo fatto noi.
Una cosa che mi ha lasciata stupita è stato il meteo: una partenza segnata da un cielo grigio, nebbioso e terso, ma man mano che ci siamo avvicinati alla cima della collina, dalle nuvole ha fatto capolino un sole caldo e splendente, con il tipico cielo azzurro che siamo soliti associare alla California. Sicuramente questa condizione climatica è anche il punto di forza, che favorisce la produzione di uve molto buone come queste.
La prima cantina che abbiamo visitato è stata Firestone. Qui abbiamo potuto fare una visita completa della cantina, guidati da uno dei proprietari di questa antica azienda vinicola della zona di Santa Ynez. Dopo una veloce degustazione io ed Enrico abbiamo deciso di acquistare una bottiglia di Chardonnay e gustarcela ammirando il panorama sotto ad una delle piante della proprietà. E’ sicuramente uno dei ricordi più belli di questo viaggio: noi, una bottiglia di vino fresca, il silenzio e una vallata rigogliosa davanti ai nostri occhi.
Da qui ci siamo spostati a Los Olivos, sempre di proprietà di Firestone, questa è una sorta di piccola fattoria. Molto caratteristica, merita! Sembra una classica fattoria americana, con le assi di legno e le bandiere a stelle e strisce che sventolano. Abbiamo anche qui fatto una buona degustazione di vini bianchi e rossi e poi pranzato sotto la veranda.
Merlot, Cabernet Sauvignon, Pinot nero, i vini californiani sono soprattutto rossi, corposi e morbidi, spesso aromatici, con sentori di legno tostato, Il celebre bianco Chardonnay ha addirittura profumi di burro di arachidi e vaniglia.
Purtroppo per noi italiani sono poco conosciuti e sono anche piuttosto cari. Avremmo tanto voluto acquistane qualche bottiglia, ma la sola spedizione sarebbe stata troppo cara, sia per i costi del corriere che per i dazi doganali , almeno stando alle informazioni trovate on line.
La giornata poi è proseguita con una visita ad una fattoria biologica di miele e ad una terza cantina, dove qui non ci siamo fatti sfuggire anche una degustazione di formaggi.