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Alessia Canella

Quante notti avete passato con la testa all’insù a guardare le stelle, a riconoscere i carri e le stelle maggiori? Io un’infinità, tutto merito del mio passato negli scout, lo ammetto. Ma il fascino delle stelle non attrare solo i più piccoli, ma è ormai una delle tendenze del turismo e il comune di Asiago si appresta a portare avanti un progetto di valorizzazione del territorio grazie al progetto europeo “Skycape”.

Come è facile immaginare nei territori alpini e sub alpini ci sono particolari aree dove il livello di inquinamento luminoso risulta essere minore rispetto ad altre zone industrializzate o limitrofe alle città. L’Altopiano di Asiago si trova in una posizione ideale per lo sviluppo di un progetto di Astroturismo.

Il finanziamento di un milione di euro ottenuto avrà questi quattro obiettivi:

  • sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema del risparmio energetico
  • ridurre l’inquinamento luminoso
  • far diventare l’altopiano di Asiago un “Dark Sky Park”
  • acquistare attrezzature e organizzare eventi per i turisti sul territorio

Cosa sono i “Dark Sky Park”?

In tutto il pianeta esistono poche decine di Dark Sky Parks, in Germania, Spagna, Olanda ed Inghilterra, ma neppure uno in Italia. Sono delle riserve protette dall’inquinamento luminoso. I Dark Sky Park secondo IDA (Internationa Dark Sky Association) possiedono una qualità eccezionale di notti stellate e un ambiente notturno che è specificatamente protetto per preservare il suo patrimonio scientifico, naturale, educativo, culturale e di fruizione pubblica.

L’obiettivo è di rendere l’Altopiano di Asiago un posto “buio” dove poter osservare il cielo stellato e la via lattea.  Questo gli permetterebbe di ottenere il riconoscimento prestigioso di Dark Sky Park, apportando un notevole valore culturale, mediatico e promozionale a livello nazionale ed internazionale. In tutto il Pianeta esistono infatti solo settanta Dark Sky Park.

Questi gli obiettivi per i prossimi due anni che coinvolgeranno Asiago e gli altri partner del progetto che sono il comune di Cornedo all’Isarco, Talmassons (UD), l’agenzia territoriale Tiroler Umweltanwaltschaft.

Noi ovviamente non vediamo l’ora di partecipare agli eventi che verranno organizzati e passare qualche serata anziché chini sui nostri telefoni, con gli occhi verso il cielo e nel silenzio dell’altopiano immaginando qualche pianeta lontano.

Dicembre 11, 2019 0 comment
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Appena rientrati da Matera non vedevo l’ora di condividere con voi questo viaggio, in modo che anche voi possiate farne tesoro e organizzare a breve una vacanza nella Capitale Europea della Cultura 2019.

Che Matera fosse una località affascinante già lo prevedevo ancora prima di metterci piede, ma non pensavo mi sarebbe piaciuta così tanto. Iniziate a prendere appunti.

Dove Dormire A Matera

Dipende un po’ dai vostri gusti, fuori città in una masseria o tra i sassi? Per chi come noi ha un passeggino da portare sempre con sé la scelta di dormire in masseria potrebbe sembrarvi ottima. Ad esempio noi abbiamo fatto la prima notte alla Masseria Fortificata di San Francesco. La location è bellissima, si tratta di un ex convento e ha tutto per vivere con estremo relax una vacanza a Matera. Si può anche spendere qualche ora nella splendida piscina a sbalzo sulla pianura e sulle colline lucane.

Per la seconda notte abbiamo deciso invece di vivere da dentro questa meraviglia, patrimonio dell’UNESCO così ci siamo trasferiti al Palazzotto proprio nel cuore dei sassi.  Avere un passeggino non è il massimo, perché per arrivare i sassi ossia nella parte più vecchia di Matera bisogna scendere di svariati scalini e se ci si perde come è successo a me (con telefono scarico e da sola con la bambina) può scattare il panico, ma in vacanza si può far di tutto!

Per me trascorrere 24 ore tra i sassi è stato magico. La macchina l’abbiamo lasciata al sicuro in un parcheggio nella città nuova, con tutte le valigie più grandi e ci siamo portati solo un trolley con un paio di cambi a testa.

Cosa Vedere A Matera

La prima cosa da fare quando si arriva in una città nuova è il tour guidato. Per me è fondamentale altrimenti si perde un sacco di tempo per nulla. Noi abbiamo chiesto all’hotel e per pochissimi euro abbiamo fatto un tour di tre ore per la città, Bibi al seguito, santa bambina! La guida ci ha raccontato tutto della storia dei Sassi, la morfologia della città e i suoi abitanti. Dopodiché ci siamo messi a girare, lasciandoci guidare dalla nostra curiosità per il posto.

Dove Mangiare A Matera

A Matera, sia nella città nuova che nei Sassi, ci sono tantissimi ristoranti, enoteche e posti in cui fermarsi, mangiare e riposare per le fatiche dettate dalle centinaia di scalini percorsi.

Nella via principale di Matera nuova vi posso consigliare il ristornate Gattabuia, un ristorantino di cui mi sono innamorata dei piatti, vi consiglio di ordinare i cavatelli con paté di olive, datterino e pane di Matera, un contrasto perfetto per il palato, e poi mi sono innamorata del cannolo con la ricotta, fatto anche in questo caso con pane di Matera: una rivisitazione del cannolo siciliano e che spero di riuscire a rifare anche a casa perché era di una bontà infinita.

Altro posticino che vi consiglio per la sera è l’Enoteca Dai Tosi, tra i sassi ma nella via principale. In questo caso perderete la testa a spulciare tra le tantissime pagine della carta dei vini. Carinissimo il plateatico esterno che vi farà vivere appieno una serata tra i Sassi, ma non dimenticatevi di fare un giretto all’interno. È stata realizzata dallo studio belga dell’achistar De Vylder Vinck Taillieu dopo il concorso “enoteca dai tosi design contest lanciato nel 2016. È interamente scavata nel tufo e sviluppata come un’unica scalinata circolare, un vero tributo a Matera. Buoni anche i piatti, il menu è ristretto, ma ci sono opzioni per tutti i palati. Anche qui ho ritrovato il mio dessert preferito, il cannolo di Matera!

Cosa Fare Dopo Cena

Camminare! Penso che la serata a Matera sia stata la più bella di tutto il nostro viaggio attraverso la Puglia e la Basilicata. Sarà stata un po’ la voglia di non tornare, ma non dimenticherò mai l’ultima sera dopo una lunga passeggiata con la Bibi che dormiva pacifica, attraverso l’unica via carrabile che attraversa Matera, la vista sul “gran Canion”, il silenzio della città, il rumore dei miei sandali sulle pietre e la luce soffusa dei lampioni. Che magia Matera!

Agosto 26, 2019 0 comment
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Quanta magia racchiudono Venezia e il Canal Grande. Chi non vorrebbe trascorrere un pranzo d’estate su una terrazza affacciata sul canale più famoso al mondo, che guarda l’incantevole piazza S.Marco che a pochi metri si specchia sulla laguna, degustando piatti elaboratissimi di pesce e sorseggiando un calice di vino?

Siamo stati qualche settimana fa a mezzogiorno ma io ve lo consiglio anche per la sera, ad un memorabile pranzo all’ Antinoo’s Lounge , il prestigioso ristorante all’interno del lussuosissimo Sina Centurion , uno degli hotel più blasonati della magica Venezia.

Nella sala candida ed eterea la vista è inimmaginabile, sembra si apra su un quadro del Canaletto, ma se il tempo vi è amico , quest’anno è proprio ballerino, trascorrerete una delle serate più romantiche della vostra vita sulla terrazza sul Canal Grande.

L’Executive Chef propone una cucina dallo stile contemporaneo, traendo ispirazione dall’arte, dalla storia e dalla pittura della città veneta.  I suoi piatti sono come tavolozze di colore, curati fino all’ultimo dettaglio per creare architetture gastronomiche.

La materia prima pregiatissima e di primissima scelta è l’elemento da cui inizia a creare il suo piccolo capolavoro per tutti i sensi. Ho adorato l’antipasto con la  capasanta cruda, che io amo alla follia, con maionese di spinaci e caviale pregiato italiano. 

Spettacolare e scenografico anche il piatto di  Gamberi Rossi in olio cottura ai frutti acidi.

Siamo passati poi al primo con le Linguine tiepide al lime, crudo di mazzancolla e licornia , la freschezza di questo piatto si sposa perfettamente con un vino bianco freschissimo e una sera d’estate, un matrimonio perfetto!

Come secondo piatto ho assaggiato un’ anguilla fritta con gelato all’aceto balsamico .  Non per tutti, un sapore intenso che viene spento dal gelato inaspettato all’aceto balsamico.

Dopo una breve pausa sul balcone per ammirare le bellezze di Venezia, eccoci pronti per un dessert, questa volta con pasta frolla, mandorle e meringhe.

Non posso che consigliarvi un pranzo o una cena all’Antinoo’s Lounge.

Il prezzo medio è alto e i bambini se bene accetti, mi sento di dirvi di lasciarli con la nonna per una volta, è talmente chic e romantico come posto che vi consiglio di godervi questa meraviglia in due.. sia mai che al vostro compagno scappi l’idea di chiedervi la mano!

Luglio 15, 2019 0 comment
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È notizia recentissima che le Colline del Prosecco Superiore di Conegliano e di Valdobbiadene siano entrate a far parte del Patrimonio Mondiale UNESCO come Paesaggio Culturale. Una zona che sin dalla prima volta che mi è apparsa davanti mi ha riempito il cuore e gli occhi per la sua bellezza, per i colori e per l’autenticità dei suoi prodotti e dei vini in particolare.

La decisione è stata decretata domenica 7 luglio 2019 a Baku, in Azerbaijan, dove i membri del World Heritage Commettee, composto da rappresentanze di 21 Stati, hanno valutato la proposta avanzata dal Governo Italiano, confermando come le Colline del Prosecco siano un territorio dallo straordinario valore storico, culturale e paesaggistico in grado di esprimere una produzione che ha saputo conquistare apprezzamenti su scala mondiale. Non solo, è il risultato di una felice interazione tra natura e uomo, tramandata da generazione in generazione nel corso dei secoli.

L’Italia può contare su molti tesori già iscritti nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, questo è infatti il 55esimo sito italiano ad aver ottenuto questo straordinario riconoscimento.

Anche Gianluca Bisol, presidente della Bisol Desiderio & Figli, commenta lo straordinario successo così: “Siamo onorati di questo risultato storico raggiunto per il territorio e ringraziamo il nostro governatore Luca Zaia che per primo ci ha creduto che si è speso fino all’ultimo per arrivare a questo altro meraviglioso risultato per il nostro Prosecco Superiore! […] Successo che è destinato a diffondere sempre più l’eccellenza delle nostre colline e quindi l’eccellenza delle bollicine che derivano da tali pendii e suoli.”

Da grande fan del prosecco e delle colline di Valdobbiadene, appena ho appreso la notizia non ho potuto che brindare! Sono a favore della valorizzazione del Veneto, la regione dove sono nata e cresciuta e che non ho mai abbandonato, ricca di luoghi mozzafiato e di sicuro questo traguardo raggiunto gioverà tantissimo al turismo locale.

Le colline di Valdobbiadene sono state lo scenario delle mie ultime estati, del resto sono davvero a due passi da casa mia, quindi appena voglio rilassarmi senza stare ore in auto raggiungo questo mini paradiso terrestre; qui si trovano localini dove assaporare il miglior prosecco e ristorantini dove trascorrere domeniche indimenticabili. Relax, natura incontaminata, buon cibo e buon vino, cos’altro serve per stare meglio?

Siete mai stati nelle Colline del Prosecco di Valdobbiadene e Conegliano? Se ancora vi mancano, rimediate subito!

Luglio 10, 2019 0 comment
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Avete presente i castelli, quelli delle fiabe, i saloni alti e affrescati, le finestre grandi che fanno entrare la luce e creano quell’atmosfera unica, metteteci poi un ristorante stellato nel cuore dello Champagne, oggi vi parlo del lussuoso ristorante 2 stelle Michelin Le Parc di Les Crayères a Reims.

Les Crayères era in origine della famiglia Polignac, ai tempi proprietari della cantina Pommery Champagne, ma dagli anni 70 il castello è stato trasformato in uno chateaux di lusso con due ristoranti: una brasserie Le Parc e il pluristellato fino al 2003 ben tre Le Jardin.

A guidare il ristorante stellato Philippe Mille dal 2011. Il ristorante stellato Le Parc di Les Crayères è aperto a pranzo e a cena. Personalmente per me il pranzo è il momento migliore per godersi il panorama attorno alla tenuta: l’immenso castello e il parco tutto attorno.

Si può scegliere tra il menu alla carta o diversi menu degustazione molto stagionali e che spesso cambiano.

Noi abbiamo optato per il menu DEJEUNER EN CHAMPAGNE.

Prima però ci siamo goduti un aperitivo, con uno Champagne ovviamente nella veranda del bar. Prendetevela con comodo e non fatevi fretta, siamo in campagna, dimenticate i ritmi veloci della città.

Una volta seduti a tavola, incantano le sale e la vista sul sontuoso giardino. Il servizio è impeccabile e non vi sentirete mai soli, dalla scelta dei piatti e dei vini. I camerieri sono tantissimi e cercano di coccolare al massimo il cliente senza essere invadenti.

INIZIAMO COI PIATTI ? MA PRIMA …

AMUSE BOUCHE !

Abbiamo iniziato il nostro pranzo con un antipasto di salmone affumicato di Mardeuil, con gelatina di verdure aromatizzata al bergamotto.

Altro antipasto che ho amato alla follia : uovo morbido cotto con funghi in polvere di Nocciole, zabaione, Carciofi, funghi e Foie Gras di anatra. Superlativo! Io amo le uova morbide, perchè se fatte a regola d’arte si sposano alla perfezione con le verdure e il foie gras.

Come piatto principale abbiamo scelto il filetto di anatra arrosto e Asparagi verdi di Reims cotti sul succo con fava tonka. Una abbinamento eccezionale! Non avevo mai assaggiato la fava tonka, per alcuni aspetti simile alla vaniglia ma meno dolce, proveniente dal sud America.

E per finire I DOLCI!

Io ho scelto uno soufflé tradizionale all’arancia candita, su schiuma di coriandolo Zeste di pompelmo, con sonetto e marmellata al pepe. Sublime!





Mentre Enrico ha preferito un tortino di mele su una mousse di mele delle Ardenne e sorbetto Stufato di “Reine des Reinettes” che assomigliava molto ad una scatolina di caviale, un divertente gioco per gli occhi. Ad ogni piatto ovviamente non è mancato il perfetto abbinamento di vini. Purtroppo faccio sempre fatica a fotografarli tutti, perdonatemi.

VOTO? 10

Nulla può deludere in un ristorante come questo e tutte le aspettative sono state pienamente soddisfatte! Non potevo sognare un pranzo più speciale di questo. Se state cercando il posto in cui trascorrere uno dei pranzi più romantici e chic della vostra vita, è il posto perfetto!

Giugno 2, 2019 0 comment
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A Verona sono numerosi i ristoranti dove mangiare piatti tipi veneti, ma se anche aveste una gran voglia di pizza c’è l’imbarazzo della scelta! Nella città scaligera si possono gustare le classiche pizze napoletane a pasta spessa, quelle con impasti particolari e quelle senza glutine. Ecco le 7 migliori pizzerie di Verona!

Scegliere la pizzeria giusta in una città che non si conosce può diventare una bella sfida. Per non sbagliare e rischiare così di rovinarvi la cena, prenotate in uno di questi posti, alcuni sono in pieno centro storico mentre altri leggermente fuori.

1. BERBERÈ VERONA. La pizza artigianale è realizzata con farine semintegrali biologiche, 24 ore di lievitazione lenta a temperatura ambiente con pasta madre viva e grandi materie prime provenienti da piccoli produttori-artigiani. Si trova a pochi passi da piazza delle Erbe. Non non sono tante le pizze nel menù, però sono tutte di ottima qualità.

Via Pellicciai, 2, 37121 Verona VR

2. DU DE COPE. Storica e sempre affollata pizzeria del centro storico di Verona; qui trovate la vera pizza napoletana con cornicione alto e leggermente croccante. La carta cambia in primavera e in autunno, inoltre ogni mese viene inserita nel menù una “idea pizza” sempre diversa, con ingredienti insoliti e abbinamenti particolari.

Galleria Pellicciai, 10, 37121 Verona VR

3. GUGLIELMO VUOLO VERONA. Da Napoli con furore! La pizza è disponibile con tre soluzioni di impasti differenti, c’è una specifica Carta dei pomodori (una selezione di varietà rare e note da cui scegliere il proprio pomodoro preferito per condire la pizza), un impasto all’acqua di mare e per i più salutisti ci sono le pizze a basso contenuto di sale. Le pizze sono tutte molto digeribili.

Viale del Lavoro, 32/A, 37135 Verona VR

4. LOCANDA DEL VIANDANTE. Pizzeria e ristorante ubicato in provincia, offre un menu variegato con pizze d’autore, pizze classiche e bianche. Tutte realizzate usando farine pregiate e facendo lunghissime lievitazioni per farle diventare fragranti e digeribili. Per le compagnie di amici ci sono anche le pizze al metro.

Via Mantova, 1, 37069 Villafranca di Verona VR

5. PEPERINO PIZZA E CUCINA VERACE. La protagonista è la pizza verace napoletana. Dalla Campania arriva la maggior parte degli ingredienti utilizzati, come la mozzarella di bufala campana DOP, i pomodori San Marzano DOP e l’olio extravergine di oliva del Cilento. È disponibile anche la variante senza glutine. A due passi dall’Arena per godersi un bel panorama.

Piazzetta Municipio, 10, 37121 Verona VR

6. PIZZERIA FOCACCERIA QUATTROCENTO. Pizzeria con la P maiuscola! Leggera, appetitosa e altamente digeribile. Ottimo rapporto qualità prezzo, per questo vi consiglio di prenotare con qualche giorno di anticipo. È un vero paradiso anche per i celiaci, che qui trovano una lunga lista di pizze senza glutine davvero eccezionali!

Via Valpantena, 94f, 37142 Marzana VR

7. RISTORANTE PIZZERIA SETTIMO CIELO. La pizza è genuina, fatta con ingredienti di prima qualità e si può subito percepire come venga svolta una lunga ricerca sia sugli impasti che sugli ingredienti. Sono disponibili l’impasto classico, petra (con farina di petra macinata a pietra) e integrale, oltre ad esserci l’opzione senza glutine. E per i più golosi anche la pizza fritta!

Via E.Bernardi, 1, 37026 Settimo VR

Una menzione ovviamente va ai Tigli, ristorante stellato, sicuramente uno tra i primi in Italia a realizzare la pizza gourmet/a degustazione e Saporè, noto per i suoi impasti innovativi.

Grazie agli amici di Dissapore per averci invitati all’evento di lunedì 27 maggio dove abbiamo potuto assaggiare alcune delle pizze realizzate da queste pizzerie!

Maggio 28, 2019 0 comment
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Sono appena rientrata dallo Champagne e visto l’entusiasmo per questa regione della Francia, non lontana da Parigi, vi spiego come organizzare un viaggio di pochi giorni in questa zona.

Come arrivare nello Champagne

La soluzione più semplice per arrivare nella zona dello Champagne è prenotare un volo su uno dei portali in cui si possono trovare anche delle ottime offerte, come Skyscanner, io lo uso sempre. Vi consiglio di prenotare un mesetto prima, mai sotto data.

Ma dove atterrare? Naturalmente a PARIGI! Vi sconsiglio di cercare un volo più vicino a Reims ed Epernay, le due cittadine dello Champagne, poiché i prezzi sono molto alti e spesso prevedono uno scalo, quindi non ne vale la pena.

Son partita giovedì sera (ma se ne avete la possibilità anticipate pure), atterrando nella capitale francese a mezzanotte circa; per questioni di tempistiche io ed Enrico ci siamo diretti subito all’hotel, in modo da riposarci a sufficienza ed essere freschi per il resto della vacanza.

Per raggiungere l’alloggio potete prendere un taxi come abbiamo fatto noi (la spesa si aggira sui 50,00€) oppure optare per la soluzione treno, sicuramente meno comoda ma più economica.

Se avete in mente di prenotare un’auto potete noleggiarla e ritirarla direttamente all’aeroporto al vostro arrivo, guidando poi fino a Parigi.

Dove dormire a Parigi

Noi abbiamo deciso di fare una notte a Parigi, non potendo partire già la mattina del giovedì, ma sfruttando la sera per il viaggio. Il nostro hotel per questa notte è stato l’hotel des Grands Boulevard: si trova proprio nel cuore di Parigi, è nuovissimo, con camere molto grandi e spaziose, cosa non facile da trovare qui, ve lo assicuro. Mi ha colpito come ogni dettaglio di questo hotel sia perfettamente curato, dagli arredi, al set di cortesia. La colazione al mattino è strepitosa, noi ci siamo abbuffati di omelette e yogurt e granola. Il ristorante e il bar sono meravigliosi e chic e se ci alloggiate di venerdì sera c’è musica e dj set sul terrazzo all’ultimo piano. Penso che ci ritornerò nei prossimi viaggia a Parigi! L’ho trovato perfetto!

Dove alloggiare nello Champagne

Nello Champagne potete alloggiare in due tipologie di posti: uno chiccosissimo e carissimo Chateau o in città. I due luoghi in cui cercare sono Reims ed Epernay. Noi siamo stati a Reims a La Paix, un po’ più vivace di Epernay, per locali e negozi, ma se dovessi tornare andrei ad Epernay, molto più romantica e piccolina, ma pur sempre con tutti i servizi. Gli Chateau li consiglio a chi non piace uscire dall’hotel per cena. Il migliore? Les Crayes dove siamo stati a pranzo, ma ve lo racconterò in un prossimo articolo.

Come visitare le cantine dello Champagne

Per visitare le cantine potete prenotare uno dei tantissimi tour guidati, noi ci siamo rivolti ad Ala Francaise. Sono un po’ caretti, siamo sui 200 euro a persona, ma in una giornata vi faranno fare 9 degustazioni, visite a più cantine, pranzo in una fattoria e la visita alla mitica Moet & Chandon. Per noi che avevamo poco tempo è stata una scelta ottimale! Altrimenti potete muovervi in autonomia e prenotare da soli le visite. Mi raccomando, prenotate prima possibile. L’unico inconveniente è che se fate delle degustazioni, dovete tenere presente che poi dovrete mettervi in auto. Noi con la visita guidata non abbiamo avuto questo pensiero, abbiamo bevuto senza il pensiero di incappare in controlli, anche se non ne ho visti lungo le strade. Attenzione inoltre che non tutte le cantine sono aperte di domenica, quindi tenete presente questa informazione!

Maggio 20, 2019 0 comment
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Avete qualche giorno di vacanza a disposizione e non sapete cosa fare? Se vi piacciono i paesaggi mozzafiato vi suggerisco di puntare sulle Langhe, in Piemonte. La zona del Barolo è un must per gli appassionati di vino, ma vi assicuro che in sella ad una bicicletta potrete apprezzare anche ben altro! Oggi vi porto con me in questo tour adatto anche ai più piccoli!

Le colline del Barolo sono oggi patrimonio UNESCO, e non c’è da stupirsi vista la loro magnificenza e la qualità dei vini che sono in grado di produrre!

Io ed Enrico abbiamo trascorso quattro giorni di puro divertimento con la nostra Bibi, e sicuramente sono stati complici il bel tempo e la spensieratezza del ponte di fine aprile!

E-BIKE, dove noleggiarla!

Il mezzo, a mio avviso, migliore per godersi il panorama è la bicicletta o meglio ancora l’e-bike, la bicicletta con la pedalata assistita, ideale anche per chi non è propriamente uno sportivone. Si possono noleggiare in diversi posti, farvela dare dal vostro hotel oppure anche utilizzando delle specifiche app come BikeSquare o Bik-E. Se avete un bambino piccolo ci sono anche le bici con il seggiolino, ma ricordatevi di chiedere il caschetto (che a me ahimè non hanno dato!), o meglio ancora portatevelo da casa, sia per una questione di sicurezza che di igiene!

Percorsi on road e off road

Percorsi da fare ce ne sono davvero tantissimi, tra le vigne e le stradine di collina, da Alba verso Barolo, La Morra e i territori classici dei grandi vini. Ci sono anche quelli off road, in mezzo alle vigne lontano dalle auto e completamente immersi nella natura. Questi ultimi meritano tantissimo soprattutto se siete tra amici o in compagnia del proprio fidanzato, ma ve li sconsiglio con i bambini piccoli, perché il terreno è sconnesso e a volte fangoso, perciò diventa complicato gestire la cosa con loro.

Anche se lungo le strade ci sono i cartelli con le indicazioni, potete sfruttare l’app Bik-E, come ho fatto io, per trovare l’itinerario più consono, in base ai chilometri e alle cittadine che volete visitare.

Percorso Monforte – Barolo – La Morra

Il mio tour delle Langhe in e-bike è durato un’intera giornata, non tanto per la lunghezza ma perché me lo son goduta appieno, con calma e facendo diverse soste. Siamo partiti a Monforte, borgo medievale suggestivo con un famoso anfiteatro con i gradoni rivestiti di erba. Da lì ci siamo diretti verso Barolo, dove mi son goduta un aperitivo eccezionale e ho fatto una breve visita al castello. Se riuscite ad organizzarvi con i tempi fermatevi anche al museo del vino WiMu (è interattivo e la visita dura circa un’ora).

Da Barolo siamo saliti verso La Morra, il paese più alto della Bassa Langa con i suoi 513 m s.l.m, dove abbiamo pranzato divinamente all’Osteria Veglio, in località Annunziata. Vi consiglio sempre di prenotare con un po’ di anticipo, altrimenti rischiate di rimanere a pancia vuota! In questo borgo dovete assolutamente fare tappa al Belvedere, il punto panoramico con una torre molto bella e un panorama dei vitigni sottostanti mozzafiato. Per una vera Instagram-dipendente come me, fermata d’obbligo è stata quella tra i vigneti del Brunate, nella coloratissima Cappella del Barolo. Costruita a inizio 900 come riparo per chi lavorava nelle vigne circostanti in caso di temporali o grandinate.

Da qui siamo rientrati verso il nostro hotel a Monchiero, stanchi ma felici e soddisfatti!

Vi assicuro che ogni angolo di strada e sentiero vi emozionerà con scorci di paesaggio sempre diversi e suggestivi, un’esperienza da provare almeno una volta.

Aprile 29, 2019 0 comment
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Siete in Veneto per vacanza, per lavoro o semplicemente abitate in questa meravigliosa regione del nord est e avete deciso di regalarvi una cena esclusiva in un ristorante stellato? Se volete coccolarvi come si deve, vi suggerisco di provare il ristorante Le Calandre, in provincia di Padova.

Le Calandre, una leggenda vivente, un punto di riferimento per gli addetti ai lavori, un’esperienza culinaria, e non solo, che prima o poi tutti vorrebbero provare.

Situato a Sarmeola di Rubano, a pochi chilometri da Padova, questo ristorante aperto nel 1981 da Erminio Alajmo e Rita Chimetto è diventato l’istituzione che tuttora conosciamo anche grazie ai figli, i Fratelli Aljimo, Massimiliano e Raffaele, che l’hanno consacrato definitivamente nell’olimpo della ristorazione con l’assegnazione di 3 Stelle Michelin.

A quale tipo di serata è adatto questo ristorante.

Se siete alla ricerca di un’esperienza di quelle che si ricordano anche dopo 10 anni e che si vorrebbero rifare nel momento stesso in cui si ha imboccato la porta per uscire, siete nel posto giusto! Mangiare a Le Calandre ti fa letteralmente capire il significato di appagamento degli occhi, del palato e di tutti i sensi che si hanno a disposizione.

Con chi andare.

L’ideale è cenare con il proprio compagno o la fidanzata per festeggiare un’occasione speciale, io per esempio ho passato qui il mio compleanno con Enrico. Se si decide di andare a Le Calandre in compagnia meglio essere in un gruppo ristretto ed educato, preferibilmente senza bambini. Essendo un ristorante di alto livello non è il caso di farsi notare con rumori e disordine, rischiando di rovinare la cena agli altri commensali; si tratta inoltre di una cucina particolare, a mio avviso è un po’ sprecata per i più piccoli, visto e considerato anche il prezzo a persona.

Cosa ordinare.

La carta prevede 3 menu degustazione Classico, Max e Raf, ma si possono anche scegliere liberamente fra le varie pietanze creando un percorso personale su misura di 2, 3 o 4 portate. Ovviamente gli ingredienti sono di una qualità altissima e tutti di stagione.

Io ed Enrico siamo stati a novembre, quindi abbiamo potuto assaggiare dei piatti autunnali, quasi tutti a base di tartufo. Abbiamo optato per il menu Raf, che rispetto al Max è caratterizzato da sapori più decisi e piatti strutturati, però ammetto che se dovessi tornare indietro sceglierei il Classico, solo per provare le ricette che sono ormai parte della storia degli Alajmo, come il Cappuccino di seppie al nero e il Risotto zafferano e liquirizia.

Quella di Massimiliano Alajmo è una cucina caratterizzata da un tripudio di ingredienti, ma nonostante ciò è lineare e pulita e i piatti non sono particolarmente strani e incomprensibili come ci si potrebbe aspettare.

Ho apprezzato tantissimo l’entrè Nudo e crudo di carne e pesce, composto da una millefoglie di ricciola e astice, crudi di calamaro affumicati e gamberi crudi impanati con salsa al pistacchio, e una battuta di carne cruda di vacchetta Piemontese. Per non parlare dell’Uovo morbido con gelato alla ventresca: il tuorlo appena coagulato e il gelato di tonno all’aceto balsamico accompagnati da un croccantissimo grissino… un’emozione ad ogni assaggio! Una golosa come me non poteva che impazzire per i dessert, il mio preferito? Il Fiocco di Pazientina, il tipico dolce padovano.

Per quanto riguarda il vino, vi suggerisco di farvi consigliare dal sommelier, preparatissimo e competente è in grado di guidarvi nella scelta migliore. Se volete “risparmiare” è meglio scegliere una bottiglia piuttosto che i calici.

Entrèe
Nudo e crudo di pesce e carne
Uovo morbido con gelato alla ventresca, pane biscotto e aceto balsamico tradizionale
Moeche fritte allo zenzero con crema d’alghe
Cappelli di nocciole al caffè, ostriche e tartufo bianco
Spaghetti con vongole, tartufi di mare, lumache e salsa di pistacchi
Lasagna al forno
Triglia croccante con ricotta al tartufo bianco, bottarga, salsa di cime di rapa e acciughe
Pollo 150 giorni alle spezie con crema di mare e funghi scottati
Carpaccio caldo con salsa aioli, tartufo bianco ed erbe amare
Fiocco di Pazientina

Ambiente.

L’atmosfera esclusiva è palpabile e traspare da tutti gli elementi presenti. I tavoli, i bicchieri, le posate, le lampade sono disegnati dai fratelli Alajmo e poi realizzati in collaborazione con alcuni artigiani italiani. I coperti sono 40, ma grazie alle luci che scendono direttamente sui singoli tavoli, si ha come l’impressione di essere soli, in uno spazio intimo e separato dagli altri.

Il servizio è stato impeccabile e ho apprezzato moltissimo la presenza dello chef Massimiliano in sala tra i tavoli. Poter parlare e far domande a un genio creativo come lui è stato veramente unico! Camerieri e sommelier giovani ma preparatissimi, il clima è rilassato e non troppo impostato.

Fascia di prezzo.

Trattandosi di un ristorante stellato bisogna mettere in preventivo di spendere una cifra alta, in questo caso varia in base al menu prescelto: in linea di massima si spende a persona dai 225 ai 250 euro. Per gli under 30 i fratelli Alajmo hanno deciso di promuovere delle offerte Carpe Diem, acquistabili online, per far degustare anche ai giovani la cucina de Le Calandre a 100 euro.

Aprile 8, 2019 0 comment
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Siete in trepidante attesa di prenotare le prime vacanze del 2019? In Italia ci sono tantissime mete meravigliose da visitare. Se amate il mare vi suggerisco di orientarvi sulle isole, se ne contano più di 800 tra lacustri e marine. Ecco 5 tra le più belle!

CAPRI, CAMPANIA

Ve ne avevo già parlato qualche tempo fa, ma come ben sapete io sono innamorata di questa isola, dei suoi colori e profumi, del sole e dei sorrisi. A livello di paesaggio è indubbiamente una delle migliori, con la particolare costa frastagliata e il mare blu. Sicuramente è una meta che riuscite a godervi al meglio senza bambini piccoli, essendo tutta pedonale diventerebbe impegnativa come vacanza!

ISOLA D’ELBA, TOSCANA

Un’isola verde e montuosa, ricca di spiagge con sabbia fine e bianca e suggestive calette. Ciò che la rende così speciale è il fatto di avere il giusto mix di natura incontaminata e di cultura antica. È perfetta sia per gli sportivi, che possono praticare mountain bike, snorkeling e fare lunghe passeggiate, sia per chi vuole concedersi il massimo relax. È adatta anche alle famiglie con bambini, perché vanta un’ottima rete di collegamenti.

FAVIGNANA, SICILIA

L’isola più bella di un’isola altrettanto incantevole. Favignana è una piccola perla immersa nel blu del Mediterraneo, accontenta un po’ tutti: sono presenti spiagge con sabbia fine e dorata come Cala Azzurra, Lido Burrone, ma anche delle suggestive baie e calette di ciottoli e roccia come la più famosa Cala Rossa. Aggiungete nella to do list le immersioni subacquee e le gite in barca! Favignana è da girare in scooter o al massimo in bicicletta, per godersi al massimo il panorama mozzafiato che offre ad ogni angolo! 

PANTELLERIA, SICILIA

La Perla Nera del Mediterraneo è un’isola vulcanica immersa nel verde e piena di laghi, come lo Specchio di Venere famoso per i fanghi termali. È caratterizzata da giardini panteschi, le tipiche costruzioni edificate per proteggere le piante dai venti, che da queste parti sono particolarmente presenti. L’acqua è cristallina e i fondali sono tutti da scoprire. Una nota di merito va al Bacio Dantesco, un dolce locale fatto di pasta fritta e ricotta.

LA MADDALENA, SARDEGNA

Situato a Nord della Sardegna, l’Arcipelago della Maddalena lascia letteralmente a bocca aperta: il mare limpido e cristallino ha delle sfumature che vanno dal blu e verde smeraldo che difficilmente si trovano altrove! Questi colori risaltano ancora di più in contrasto con i meravigliosi bouganville. Vi consiglio di fermarvi a Cala Dello Spalmatore e nella spiaggia Testa di Polpo entrambe sabbiose.

Per vivere la vacanza nel migliore dei modi e senza pensieri vi suggerisco di farvi sempre un’assicurazione da viaggio, costa pochi soldi ma può essere utilissima in caso di infortunio, di necessità di assistenza in viaggio o per coprire eventuali spese mediche. Io ad esempio ho già provato la compagnia assicurativa AIG e mi son trovate benissimo, inoltre per una settimana in Italia offre una polizza a partire da 5 euro al giorno!

Quale meta avete in mente di visitare quest’anno?

Marzo 7, 2019 0 comment
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