Come promesso sono tornata a parlarvi della mia Città Rossa preferita, Marrakesh. In tanti mi avete chiesto quali sono i posti che meritano di essere visti in questa città, allora, senza molte esitazioni, vi ho stilato la mia personale lista dei 5 luoghi da non perdere assolutamente.
1) Palazzo Bahia: originariamente costruito per essere un enorme harem di residenza del re Ahmad B Musa (1841-1900) che vi risiedette con le sue 4 mogli ufficiali e ben 24 concubine è usato oggi per spettacoli e mostre d’arte, all’interno anche una biblioteca, oltre a mosaici e giardini incantevoli.
2) Palazzo El Badi: di recente restauro, fatto costruire nel 1578 con elementi di sfarzo, venne poi saccheggiato e quel che ne resta oggi sono le sue mura in rovina. Inalterato però l’originale fascino, con una fontana monumentale al centro e vasche d’acqua ai lati. Oggi è utilizzato per dar visibilità ad installazioni artistiche, e più naturalmente per dare “casa” alle numerose cicogne che negli alti muri hanno costruito il loro nido. Bellissima la vista dall’alto, e le ex prigioni sotterranee. Nel mese di giugno, inoltre, il palazzo è lo scenario di una festa popolare che vede la partecipazione di gruppi musicali e ballerini provenienti da tutto il Marocco.
3) Tombe Saadiane: si trovano vicino alla moschea Kasbah, si tratta di 66 tombe reali – o quel che resta – di una antica dinastia marocchina; questo luogo di sepoltura presenta due mausolei, splendidi soffitti a cupola, sculture in marmo, mosaici e stucco intarsiato. La Sala delle 12 colonne è particolarmente impressionante ed è caratterizzata da colonne di marmo italiano, stucchi, dal tetto a volta e dalle porte di cedro finemente decorate.
4) Moschea della Koutoubia: è la più grande di Marrakech, ed è impossibile non rimanere folgorati dal suo magnifico minareto, il più antico dei 3 grandi minareti almohadi rimanenti nel mondo, che domina la città dai suoi 69 metri di altezza. Purtroppo si può ammirare soltanto dall’esterno, poiché è vietato l’ingresso ai non musulmani.
5) Giardini Majorelle, residenza e giardini lussureggianti e tropicali furono creati da Jacque Majorelle un artista francese da cui prendono il nome che nel contempo creò anche il colore blu tipico con cui dipinse casa. Qualche anno dopo la sua morte lo stilista Yves Saint Laurent innamoratosi del luogo, acquistò la proprietà e nel 1980 ne curò il restauro. Divenne la sua abitazione ribattezzata da lui come “Villa Oasis”. Le ceneri dello stilista sono state cosparse nel roseto della villa e al suo interno c’è un memoriale a lui dedicato.